Il caso “Africo”. Dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo
Progetto per Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’edizione 2023 di Cortona On The Move
DESCRIZIONE
Il caso “Africo”. Dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo
A cura di Paolo Woods
Supervisione scientifica di Barbara Costa
Ricerca iconografica di Serena Berno e Silvia Cerri
Nel 1948 L’Europeo pubblicò un servizio su Africo, un paese dell’Aspromonte calabrese che rappresentava l’emblema della “questione meridionale”: oltre 2000 persone vivevano in condizioni disumane. Nel marzo del 1948 arrivarono ad Africo il giornalista Tommaso Besozzi e il fotografo Valentino (Tino) Petrelli dell’agenzia fotogiornalistica Publifoto. Le foto pubblicate furono solo sette, ma servirono a scuotere dall’indifferenza un Paese che cercava faticosamente di uscire dalle macerie, morali e materiali, di una guerra devastante.
Quando, nel 1951, un’alluvione distrusse Africo, l’eco di quel reportage indusse il Governo a trovare le risorse economiche per la costruzione di nuovi caseggiati: Africo nuovo, però, annichilì quello distrutto. La memoria di Africo “vecchio” rimane ancora oggi legata a quel reportage di Petrelli, esposto oggi da Intesa Sanpaolo per la prima volta nella sua integrità.
Attività svolte:
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Curatela, progettazione allestimento, mostra e organizzazione eventi
Il caso “Africo”. From the Intesa Sanpaolo Publifoto Archive
Curated by Paolo Woods
Scientific supervision by Barbara Costa
Photo research by Serena Berno and Silvia Cerri
In 1948, the Italian magazine L’Europeo published a story on Africo, a town in the Calabrian Aspromonte where over 2,000 people lived in inhuman conditions, a place that had become emblematic of the “Southern question.” In March 1948, the journalist Tommaso Besozzi, along with Valentino (Tino) Petrelli, one of the leading photographers at Vincenzo Carrese’s photojournalism agency, Publifoto, arrived in Africo. Only 7 of the photos they took there were published, but those made history, piercing through the indifference of a country that, while mired in countless contradictions, was struggling to dig itself out from beneath the moral and material rubble of a devastating war.
When, in 1951, the town was completely destroyed by a flood, the outrage generated by the reportage helped to spur the government to find funds to build a new town. Although “Africo Nuovo” completely obliterated all that remained of the original village, the memory of the old town, Africo “vecchio,” still remains, inextricably bound to that photographic reportage, which today is being exhibited in its entirety for the first time by Intesa Sanpaolo.
Activities:
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Curatorship, exhibition design and event organisation